Giusto l’altro giorno è stato motivo di scontro nel dibattito pre elettorale, ora ecco la sorpresa. Il progetto di ampliamento della statale 685 delle Tre Valli Umbre, con un tratto compreso tra Sant’Anatolia di Narco e Vallo di Nera, subisce un brusco stop a causa di un’ordinanza del Commissariato usi civici. Una porzione di terreno, identificata nel comune di Sant’Anatolia di Narco, è stata infatti riconosciuta come bene collettivo, destinata a usi civici e pertanto soggetta a sequestro da parte dei carabinieri forestali. Questo provvedimento impone ad Anas di rivedere i piani, che prevedevano la costruzione di una galleria naturale e un tratto di strada a cielo aperto simile a una trincea, con una successiva galleria tra Sant’Anatolia e Vallo di Nera.
La decisione è stata sostenuta da vari enti e associazioni del territorio. Inizialmente, la sezione di Norcia dell’associazione Italia Nostra aveva presentato ricorso contro il progetto. Successivamente, attività commerciali e privati interessati dagli espropri necessari per i lavori si sono uniti alla contestazione, insieme al Wwf di Perugia e al comitato Patrimonio Valnerina. Quest’ultimo, inoltre, ha dichiarato che valuterà la possibilità di ricorrere alla Corte dei conti per danno erariale, poiché ritiene che i fondi pubblici utilizzati per la progettazione e i primi interventi potrebbero risultare sprecati se l’opera non dovesse proseguire.
Il progetto prevede anche la realizzazione di uno svincolo stradale in località Serravalle, diretto verso Cascia, che dovrebbe includere un tratto sopraelevato sovrapposto al vecchio tracciato della linea ferroviaria dismessa Spoleto-Norcia. Questo ulteriore intervento potrebbe subire modifiche o essere fermato, qualora venisse riconosciuta la stessa destinazione d’uso per altri terreni coinvolti. Il prossimo 24 febbraio è prevista un’udienza decisiva, in cui verrà stabilito se gli altri terreni interessati dal progetto debbano anch’essi essere tutelati per usi civici. In caso positivo, sarebbe necessario ottenere un nulla osta dal Ministero della cultura per procedere.