Infrastrutture, sanità e lavoro. Queste le parole chiave del confronto fra i candidati sindaco per la Regione organizzato dal Rotary Club e ospitato all’hotel Garden di Terni. Un confronto monco, perché con soli 5 candidati su nove: presenti infatti solo Elia Francesco Fiorini (Alternativa per l’Umbria), Moreno Pasquinelli (Fronte del Dissenso), Fabrizio Pignalberi (Quinto polo per l’Italia), Stefania Proietti (Centrosinistra), Donatella Tesei (Centrodestra). Assente dell’ultimo minuto – c’era infatti una poltrona vuota, segno che era atteso – Marco Rizzo (Democrazia sovrana e popolare). Hanno invece rifiutato l’invito Giuseppe Paolone (Forza del Popolo), perché in disaccordo con le finalità del Rotary, Martina Leonardi (Pci e Potere al Popolo, che ha inviato diversi comunicati per lamentarsi di non essere stata invitata e poi all’invito non si presenta) e Giuseppe Tritto (Umani insieme liberi).
Il delicatissimo tema delle infrastrutture è stato uno di quelli che più hanno acceso gli animi e che maggiormente interessava l’area del perugino. Scontro su cifre e lavori fra Proietti e Tesei, al centro soprattutto Fcu, sulla stazione Medioetruria e i lavori su Tre Valli e Guinza. La candidata del centrosinistra parte lancia in resta: “L’Umbria sconta un Gap infrastrutturale da 2,5 miliardi che in parte avrebbe dovuto essere colmato negli ultimi quattro anni e invece ci troviamo con la Orte-Civitavecchia non finanziata dal Pnrr, i lavori sulla E78 alla galleria della Guinza fatti senza sentire i cittadini e ritardi immensi sulla Tre Valli. E anche i lavori sulla Fcu sono stati fatti coi finanziamenti dei precedenti governi.” E sul Frecciarossa: “Se proprio serviva questa stazione, almeno si poteva creare un hub fra Creti l’aeroporto”. Creti sarà uno dei punti della discordia, ma a mettere zizzania, prima della risposta della Tesei a Proietti, complice il sorteggio è Moreno Pasquinelli secondo il quale “l’isolamento dell’Umbria è un colpo di fortuna. Invece che evitarlo, facciamone un punto di forza: meglio che le colate di cemento. La stazione alta velocità di Creti? Una cretinata: rafforziamo invece i trasporti pubblici”.
La Tesei, forse anche pungolata da uno scalpitante Melasecche in prima fila, non riesce a stare nei tre minuti, tanto che servirà per tutti un minuto supplementare: “L’isolamento dell’Umbria non dà affatto felicità”, dice liquidando Pasquinelli. Poi va all’attacco di Tesei: “L’aeroporto ha dato numeri importanti, anche per l’impatto turistico. Lo amplieremo perché è arrivato al massimo della capienza e vogliamo raddoppiarla. La Fcu? Sui binari c’erano le foreste ed erano abbandonate. Io tutti questi fondi avanzati non li ho trovati e anzi ho faticato per trovare i finanziamenti, anche perché le opere pubbliche grandi non sono finanziabili col Pnrr se non per stralci. Sulla Tre Valli nessun ritardo, l’ho voluta io”.
Pignalberi parla di “un progetto cantierabile serio per migliorare la E45 disastrata, anche in vista del Giubileo, potenziare il collegamento con Assisi. Serve anche potenziare la rete ferroviaria”. Fiorini stuzzica le due principali candidate: “Abbiamo pro capite più strade che un abitante del Lazio, ma sono insicure, per giovani ed anziani. Serve un sistema più efficiente: a che serve la stazione alta velocità a Creti se è a mezzora di auto dall’Umbria?”. E sulla Fcu: “Bene il potenziamento, soprattutto per i pendolari, ma andrebbe collegato al trasporto merci”