Sabato 26 ottobre, presso il Teatro comunale degli Illuminati, si svolgerà la cerimonia di consegna dei premi ai vincitori del primo concorso letterario in Italia rivolto ai detenuti, all’interno del prestigioso Premio letterario internazionale Città di Castello, giunto alla sua 18esima edizione. La nuova sezione speciale, intitolata “Destinazione Altrove – La scrittura come esplorazione di mondi senza tempo”, rappresenta un’iniziativa unica nel suo genere, volta a promuovere la crescita culturale e umana dei soggetti reclusi.
L’evento, organizzato dall’associazione culturale “Tracciati Virtuali” e dalla Società Dante Alighieri, è sostenuto dal Comune di Città di Castello, dalla Regione e dalla Provincia di Perugia. Durante la cerimonia, i primi tre detenuti classificati saranno premiati, alla presenza di una giuria presieduta da Alessandro Quasimodo e composta da altri membri che hanno valutato i testi finalisti. In totale, 30 autori selezionati, provenienti non solo dall’Italia ma anche dall’estero, parteciperanno alla premiazione per le diverse categorie del concorso.
Il progetto nasce da un protocollo d’intesa firmato il 28 marzo tra il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, la Società Dante Alighieri e l’associazione Tracciati Virtuali, con l’obiettivo di sostenere le persone reclusi attraverso attività culturali. Tra le iniziative previste per il futuro, ci sono presentazioni di libri, incontri con autori e corsi di scrittura creativa che verranno organizzati all’interno delle strutture penitenziarie.
Il senatore Walter Verini, promotore dell’iniziativa, ha evidenziato l’importanza di umanizzare i detenuti, definendo il progetto una risposta concreta all’emergenza delle carceri, con rilevanti implicazioni per la civiltà e la sicurezza. Anche Antonio Vella, promotore della manifestazione letteraria, ha sottolineato il valore sociale del progetto, affermando che esso punta al recupero culturale e umano delle persone reclusi.
Con l’edizione 2025 già in fase di pianificazione, il concorso continuerà a promuovere attività culturali all’interno dei penitenziari e a sostenere la creatività dei detenuti, dando loro un’opportunità di esprimere se stessi attraverso la scrittura.