Nonostante il ritardo rispetto ai piani iniziali – i lavori erano previsti per luglio – in questi giorni Anas ha dato inizio alla costruzione di una rotonda all’uscita della galleria della Guinza, nel territorio di San Giustino, lato Umbria. Questo intervento fa parte di un progetto più ampio che mira a migliorare la viabilità tra Marche e Umbria lungo l’itinerario E78 Grosseto-Fano.
Il Comitato Valle del Lama ha espresso preoccupazioni riguardo al progetto, sostenendo che la nuova rotonda avrà dimensioni sproporzionate rispetto alla strada provinciale su cui convoglierà il traffico, la Sp 200. Secondo il comitato, si rischia di creare una “cattedrale nel deserto”, con un notevole spreco di risorse pubbliche. La strada, infatti, presenta già molte criticità, come carreggiate strette, frane e limiti di velocità bassissimi – in alcuni tratti non si possono superare i 20 km/h.
I tre sindaci dei Comuni coinvolti (Città di Castello, Citerna e San Giustino) hanno manifestato il loro dissenso verso il progetto, arrivando a chiedere la revoca del Commissario straordinario Anas. Secondo loro, il tracciato non riflette le volontà dei territori e non è stato oggetto di un’adeguata partecipazione pubblica, come indicato anche dall’accettazione preliminare del loro ricorso alla Convenzione di Aarhus.
Il progetto in corso, del valore di 130 milioni di euro, prevede la realizzazione di un tratto stradale di 10 km già parzialmente costruito, compreso un tunnel di 6 km. Una volta completato, il traffico dalle Marche all’Umbria sarà finalmente più fluido, anche se il completamento dell’intera E78, con l’aggiunta di una seconda galleria e un collegamento fino all’innesto con la E45, è previsto solo per la fine del 2026.