Ieri mattina, in una gremita Sala Brugnoli di Palazzo Cesaroni a Perugia, si è svolto il convegno dell’Agenzia Forestale Regionale dell’Umbria (Afor), durante il quale sono stati illustrati i risultati ottenuti dall’ente nel quinquennio 2020-2024 sotto la guida dell’amministratore unico Manuel Maraghelli. L’evento ha visto la partecipazione di diverse autorità, tra cui la presidente della Regione Umbria Donatella Tesei, l’assessore alle Politiche agricole Roberto Morroni, e il sottosegretario al Ministero dell’Interno Emanuele Prisco.
Durante il suo intervento, la presidente Tesei ha sottolineato il ruolo cruciale di Afor, definendola un’agenzia di grande rilevanza per la regione. “Afor è sempre stata tra le realtà di maggior rilievo per i suoi compiti istituzionali”, ha dichiarato, aggiungendo che uno degli obiettivi primari è stato il rilancio dell’ente attraverso il potenziamento delle risorse umane e tecniche, con particolare attenzione allo sblocco delle assunzioni. Questo intervento ha permesso all’agenzia di recuperare efficienza e migliorare la capacità operativa.
L’importanza del contratto integrativo
L’assessore Roberto Morroni ha poi evidenziato come un altro passaggio fondamentale sia stato l’adozione del contratto integrativo regionale, che ha permesso di elevare la professionalità dei lavoratori e creare nuovi stimoli. “Afor si occupa di questioni decisive come la salvaguardia e la cura del territorio”, ha affermato, sottolineando come l’agenzia rappresenti un elemento strategico per il benessere della regione. Morroni ha inoltre rimarcato l’importanza della passione e dell’orgoglio che caratterizzano chi lavora all’interno dell’ente.
Prevenzione degli incendi e crescita della produttività
Uno degli aspetti più rilevanti affrontati nel corso del convegno è stato il ruolo di Afor nella prevenzione degli incendi boschivi. Il sottosegretario Emanuele Prisco ha lodato la sinergia tra l’agenzia e il Ministero dell’Interno, definendo Afor un “braccio operativo della Regione Umbria”. La stretta collaborazione tra i due enti ha permesso di ottenere risultati concreti nella lotta agli incendi, un settore dove l’Umbria si distingue per l’efficienza degli interventi.
Manuel Maraghelli, amministratore unico di Afor, ha poi presentato il bilancio operativo dell’agenzia. Ha ricordato che uno dei principali obiettivi del suo mandato era la ricostruzione del team interno e il rafforzamento della coesione tra i vari collaboratori. Tra i risultati evidenziati, vi è stato l’aumento della produttività dei cantieri (+12,3%) in tre anni e l’acquisizione di 41 nuovi mezzi per un investimento complessivo di oltre 3,7 milioni di euro. Afor ha anche incrementato del 66,7% i contratti di concessione nel quinquennio.
Investimenti e prospettive future
Maraghelli ha inoltre sottolineato l’importanza del ricambio generazionale e della formazione. Nel 2023, sono stati assunti 93 nuovi operai e altri 28 entreranno a far parte dell’agenzia nel 2024. “Se si dovesse continuare con questo trend, si potrebbe arrivare a un aumento del personale del 75% entro i prossimi cinque anni”, ha dichiarato. In questo contesto, ha proposto la creazione di una Scuola di Alta Formazione Forestale per formare nuovi operai specializzati.
Tra gli altri traguardi raggiunti, l’amministratore ha menzionato il conseguimento della certificazione Pefc per la gestione sostenibile di 2.313 ettari del Monte Subasio, l’incremento del 37,5% delle deleghe per la manutenzione delle aree verdi e il significativo aumento dell’autonomia finanziaria dell’agenzia, che è passata dal 37,96% del 2020 al 47,19% nel 2024.
Il futuro di Afor
Il convegno si è concluso con un intervento del direttore regionale Michele Michelini, che ha ribadito il valore del lavoro svolto da Afor nel garantire la tutela delle foreste, che coprono oltre il 50% del territorio umbro. “Afor ha sempre coltivato le foreste per quello che sono e per quello che possono dare”, ha dichiarato Michelini, sottolineando la necessità di continuare a investire in digitalizzazione e innovazione tecnologica per migliorare ulteriormente la gestione del patrimonio agro-forestale regionale.