Il segretario della Lega Umbria, Riccardo Augusto Marchetti, ha commentato duramente la recente dichiarazione di Giuseppe Conte sulla fine del cosiddetto “campo largo”. Per Marchetti, si tratta di un progetto fallimentare fin dall’inizio, basato su “forze politiche diametralmente opposte” che hanno cercato di unirsi con l’unico scopo di ottenere voti. “Sui temi concreti, però, queste forze hanno posizioni inconciliabili”, ha affermato Marchetti.
Il caso dell’Umbria, secondo Marchetti, ne è un chiaro esempio. La coalizione che sostiene Stefania Proietti, definita “campo extra-large”, mette insieme forze ideologicamente distanti: da un lato i cattolici, dall’altro i sostenitori di politiche come l’utero in affitto e le adozioni per coppie omosessuali. “È una contraddizione evidente”, ha sottolineato il segretario della Lega.
Marchetti ha inoltre ribadito che “per governare servono unità e concretezza”, mentre formare alleanze solo con l’obiettivo di ottenere maggior consenso è, a suo avviso, un segno di irresponsabilità. “Coalizzarsi solo nella speranza di vincere, senza preoccuparsi di come amministrare poi, è un’azione totalmente irresponsabile”, ha dichiarato.
In conclusione, Marchetti ha accusato la sinistra umbra di “non lavorare a vantaggio dei cittadini”, ma di cercare di “riappropriarsi dei ruoli di potere”, facendo riferimento alla gestione passata del governo locale da parte delle forze di sinistra.