Cantieri, al via la patente a punti: coinvolte in Umbria oltre 12.000 imprese

Secondo l’elaborazione Cgia su dati dell’Inail l’Umbria ha avuto una escalation importante degli infortuni passando dai 13 del 2020 ai 23 dello scorso anno. Come funziona e chi deve fare domanda

Scatta da oggi, come stabilito anche dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, il sistema di patente a crediti per le imprese umbre, ovvero il dispositivo, messo a punto dal Governo insieme ai sindacati – particolarmente la Filca Cisl – che dovrebbe  contribuire a prevenire e diminuire gli incidenti nel settore edile, che troppo spesso sono anche mortali.

Le associazioni di categoria avevano provato – grazie ad emendamenti bipartisan inseriti nel dl Omnibus  a farne slittare l’entrata in vigore, ma il ministero del Lavoro ha tenuto il punto. E del resto, i fatti che tragicamente si ripetono avevano bisogno di una risposta.

Saranno 12.803 le realtà coinvolte in Umbria che dovranno fare domanda: oltre la metà (6.503) sono imprese individuali, 1.609 sono società di persone e 3.709 di capitali. Su base nazionale si parla invece di 832 mila aziende. Secondo Inail poi le denunce di infortunio nei cantieri umbri sono state 499 fra gennaio e luglio (una delle quali ha riguardato un incidente mortale), 100 in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Un 25 per cento in più che è uno degli incrementi maggiori in Italia, dove la media è del 15,1 per cento in più.

I dati umbri sono impietosi. Secondo l’elaborazione Cgia su dati dell’Inail l’Umbria ha avuto una escalation importante degli infortuni passando dai 13 del 2020 (1 nel settore edile), ai 28 del 2021 (2 fra gli edili), per poi scendere a 23 (di cui 6 nelle costruzioni) nel 2022 e risalire a 23 lo scorso anno.

Gli infortuni mortali vedono Perugia 17. in Italia con 9 infortuni mortali nel periodo Gennaio-Luglio 2024, uno in meno rispetto allo scorso anno e Terni molto più in basso, con 2 incidenti mortali (-4 rispetto al 2023) nello stesso periodo di tempo.

Cme funziona e a chi è rivolta

Per evitare di mandare il portale dedicato in tilt, l’Ispettorato nazionale permetterà alle imprese di presentare un’autocertificazione via Pec; per spedire la documentazione ci sarà tempo per tutto ottobre, mese entro il quale comunque la domanda andrà presentata. Perché come viene spiegato, chi non presenterà la domanda entro il 1 Novembre, non potrà continuare a lavorare.

Attenzione, non sono interessati solo i cantieri edili o dell’impiantistica: il dispositivo, come si legge, vale “per le imprese e i lavoratori autonomi che operano nei cantieri temporanei o mobili ad esclusione di coloro che effettuano mere forniture o prestazioni di natura intellettuale”.

E dovranno avere la patente anche i lavoratori autonomi che operano “fisicamente” nei cantieri, ad esclusione di coloro “che  che effettuano mere forniture o prestazioni di natura intellettuale: si intendono con questi, ad esempio ingegneri, architetti o geometri.

Sono coinvolte le imprese italiane, ma anche quelle con sede in uno stato Ue o non Ue che opera in Italia.

Sono 30 i punti iniziali, che verranno tolti in caso di infortuni gravi dovuti a negligenze e violazioni delle norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro e aumentati fino a 100 in caso di misure aggiuntive e investimenti in formazione.

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