La mancanza di risorse adeguate per il trasporto pubblico locale sta mettendo a dura prova territori come l’Umbria. È questo il grido d’allarme lanciato dal Partito Democratico attraverso un’interpellanza urgente ai ministeri delle Infrastrutture, dei Trasporti e dell’Economia. Secondo quanto riportato da Anna Ascani, vicepresidente della Camera e deputata PD, servono almeno 900 milioni di euro per i rinnovi contrattuali e 800 milioni per adeguamenti all’inflazione. Tuttavia, le risposte arrivate dal governo sono state giudicate evasive e prive di impegni concreti.
Ascani ha sottolineato come, dopo un’estate caratterizzata da numerosi disagi per i pendolari umbri, con treni cancellati improvvisamente e l’obbligo per molti cittadini di utilizzare mezzi propri, la mancanza di un intervento adeguato rappresenti un duro colpo per tutta la regione. Senza investimenti, i servizi di trasporto pubblico non potranno che peggiorare, penalizzando ulteriormente i cittadini e chi lavora in questo comparto.
L’assenza di un sostegno adeguato rischia di isolare l’Umbria dal resto del Paese, creando difficoltà non solo per studenti e lavoratori, ma anche per chi necessita di cure mediche e non ha alternative di spostamento. La vicepresidente della Camera ha criticato le promesse fatte dalla presidente della regione, Donatella Tesei, durante la campagna elettorale, definendole “inutili presentazioni trionfali” se non supportate da risorse concrete.
L’Umbria necessita di un governo regionale capace di garantire i diritti e gli interessi dei cittadini, secondo quanto espresso da Ascani, che ha esortato a voltare pagina e a cercare soluzioni reali per il territorio. La deputata ha concluso ribadendo che gli umbri non possono accontentarsi di promesse vane, ma hanno bisogno di misure concrete che migliorino la qualità dei servizi e tutelino il diritto alla mobilità.