La decisione sul suicidio medicalmente assistito di Laura Santi, 49enne perugina affetta da sclerosi multipla, potrebbe arrivare il prossimo 9 ottobre. Per il via libera definitivo, manca solo il parere positivo del comitato etico regionale, al quale la Usl Umbria 1 ha inviato, lo scorso agosto, una relazione che certifica la presenza di trattamenti di sostegno vitale.
La richiesta di Laura Santi si basa sui requisiti stabiliti dalla sentenza della Corte costituzionale del 2019 sul caso di dj Fabo. Santi aveva richiesto una nuova verifica delle proprie condizioni a seguito di un peggioramento della salute, ma ancora non ha ricevuto risposta dall’ultima visita avvenuta il 10 maggio. Nel frattempo, una recente pronuncia della Consulta, emessa a luglio, ha chiarito che i trattamenti di sostegno vitale includono le pratiche cui Santi è sottoposta quotidianamente.
Questa mattina si è svolta un’udienza preliminare per verificare eventuali ritardi e omissioni da parte dell’azienda sanitaria locale, già diffidata due volte dal team legale dell’associazione Coscioni. La quale appunto ha confermato che adesso è tutto a posto. Tuttavia, la decisione finale spetta al comitato etico regionale, che dovrebbe esprimersi nella riunione prevista per il 9 ottobre.
La battaglia legale e medica di Laura Santi dura ormai da oltre due anni e mezzo, durante i quali le sue condizioni sono peggiorate al punto da renderla totalmente dipendente dall’assistenza 24 ore su 24. Ora, l’attesa per una decisione definitiva potrebbe protrarsi ancora per mesi, lasciando Laura e i suoi cari in una situazione di incertezza.