Il tribunale di Perugia ha rinviato la deposizione di Andrea Agnelli, ex presidente della Juventus, a causa di un difetto di notifica. Agnelli era stato chiamato a testimoniare nel processo legato al cosiddetto “esame farsa” di Luis Suarez, sostenuto presso l’Università per Stranieri di Perugia nel settembre 2020. L’esame di italiano era necessario per ottenere la cittadinanza italiana, condizione indispensabile per il trasferimento del calciatore uruguaiano alla Juventus.
Secondo l’accusa, Suarez avrebbe ricevuto in anticipo le domande e le risposte, garantendosi così il superamento dell’esame con facilità. Gli imputati principali del processo sono Giuliana Grego Bolli, ex rettrice dell’Università, Simone Olivieri, ex direttore generale, e Stefania Spina, responsabile del Centro di valutazione e certificazioni linguistiche dell’ateneo.
Inizialmente, la Procura non aveva considerato Agnelli una testimonianza essenziale, ma successivamente le difese degli imputati hanno richiesto la sua presenza come testimone. Durante l’udienza odierna sono stati ascoltati l’avvocato Maria Cesarina Turco, che aveva assistito la Juventus e che era stata prosciolta durante le indagini, l’ex segretario generale del club Maurizio Lombardo e l’allora ds Federico Cherubini.
Al termine dell’udienza, la Procura di Perugia ha comunicato la sua decisione di rinunciare alla testimonianza di Andrea Agnelli. Il processo riprenderà il 20 dicembre, quando sarà ascoltato in collegamento da Miami lo stesso Luis Suarez.