Si è svolta all’Hotel Giò di Perugia l’assemblea di Legacoop Agroalimentare Umbria, dal titolo “Generazione Futuro – Filiere Cooperative Sostenibili”, che ha visto la riconferma di Andrea Radicchi come responsabile regionale del Dipartimento. Durante l’assemblea, oltre all’elezione degli organi rappresentativi umbri per il congresso nazionale di Legacoop Agroalimentare, in programma a Roma il 2-3 ottobre, si è discusso delle sfide future del settore agroalimentare regionale.
Il quadro del comparto agroalimentare umbro
Le cooperative agroalimentari umbre associate a Legacoop hanno dimostrato solidità nonostante le difficoltà economiche globali. Il settore rappresenta un giro d’affari di 220 milioni di euro, con oltre 4600 soci e 700 occupati. Le cooperative umbre sono leader in settori strategici come quello cerealico, zootecnico, lattiero caseario, tabacchicolo, e olivicolo, confermandosi punto di riferimento per il centro Italia.
Nonostante i dati positivi, sono emerse alcune criticità strutturali che richiedono interventi mirati, come l’invecchiamento della forza lavoro, la piccola dimensione aziendale e il limitato accesso all’innovazione. Anche il difficile accesso al credito rappresenta un ostacolo per molte imprese, soprattutto in un contesto caratterizzato dall’aumento dei costi di produzione.
Sfide future e strategie
Andrea Radicchi, nel suo intervento, ha sottolineato che il futuro del settore dipenderà dalla capacità di affrontare le sfide legate alla transizione energetica, all’innovazione tecnologica e alla digitalizzazione. “Dobbiamo lavorare per attuare un ricambio generazionale”, ha affermato Radicchi, evidenziando la necessità di attrarre giovani con livelli di istruzione più elevati e promuovere la formazione continua.
Le agroenergie sono state identificate come un punto cruciale per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili e incentivare pratiche agricole sostenibili. La biomassa, in particolare, può contribuire alla gestione responsabile delle risorse naturali e alla riduzione dei rifiuti agricoli.
L’innovazione tecnologica e l’adozione di strumenti come l’Agricoltura di Precisione, i Big Data e l’Intelligenza Artificiale sono fondamentali per migliorare l’efficienza e la sostenibilità delle imprese agricole. A livello di mercati, è stato sottolineato che per competere a livello globale, le aziende umbre dovranno puntare su una maggiore aggregazione e forme cooperative che garantiscano un accesso facilitato ai mercati esteri.
L’importanza di un impegno condiviso
Radicchi ha concluso il suo intervento con un appello alla collaborazione tra istituzioni, università e centri di ricerca, fondamentali per favorire l’adozione di pratiche agricole innovative. “Solo attraverso un impegno comune sarà possibile garantire la sostenibilità, la competitività e il futuro del settore agricolo umbro”, ha dichiarato, sottolineando l’importanza di un’azione coordinata tra Europa, governo nazionale e regionale.