Il giudice Edoardo Esposito ha convalidato l’arresto di una donna di 29 anni, accusata di aver violato il divieto di avvicinamento impostole in precedenza. La donna, già ritenuta responsabile di stalking nei confronti dell’ex compagno, della suocera e della cognata, si trova ora in carcere. Ne riferisce Umbria24. L’arresto è avvenuto quando i carabinieri l’hanno sorpresa nei pressi di un negozio a Ponte San Giovanni, nonostante le fosse stato vietato avvicinarsi a quel luogo.
L’indagata è al centro di cinque annotazioni di intervento da parte dei carabinieri e di vari capi d’accusa redatti dai magistrati della Procura della Repubblica. Le accuse includono minacce di morte, offese, e persino atti di violenza fisica. Tra i numerosi episodi contestati, risalta un’aggressione avvenuta nei mesi scorsi, quando la donna ha trascinato la cognata per i capelli fuori da un negozio, scaraventandola a terra. La vittima ha riportato lesioni documentate al pronto soccorso, tra cui trauma al rachide ed escoriazioni al viso, nonostante avesse tentato di difendersi con spray al peperoncino.
La donna ha più volte minacciato di morte la cognata, scrivendo persino la parola “assassina” sui muri del negozio e dell’abitazione della suocera e dell’ex compagno. In un altro episodio, avrebbe lanciato bottiglie di vetro contro il negozio della famiglia, con l’intento di disturbare l’attività commerciale.
I fatti risalgono a un periodo in cui la donna si trovava in evidente stato di agitazione, e in passato è stata più volte sottoposta a trattamenti sanitari obbligatori (Tso). La figlia minorenne, avuta dall’ex compagno, è stata affidata esclusivamente al padre dal tribunale per i minorenni. L’indagata è difesa dall’avvocato Stefano Tentori Montalto, mentre il pubblico ministero è Laura Reale.