Il termovalorizzatore e in generale l’ambiente sarà uno dei temi caldi senza dubbio per la campagna elettorale delle regionali. A Palazzo Cesaroni le schermaglie sono cominciate da tempo, in particolare fra Valerio Mancini, capogruppo della Lega e Thomas De Luca, il principale oppositore al progetto, capogruppo del Movimento 5 Stelle. Dopo il primo botta e risposta, Mancini rilancia.
L’esponente tifernate del Carroccio, ha accusato De Luca ed i grillini di incapacità di mettere in pratica le promesse fatte. “Sono le nostre azioni a qualificarci, le chiacchiere servono a poco o nulla se poi, alla prova pratica, non siamo in grado di incidere e, anzi, ci dimostriamo totalmente incapaci di agire secondo le promesse fatte”, ha spiegato Mancini.
Riferendosi alle recenti dichiarazioni di De Luca sul tema del termovalorizzatore, Mancini ha ricordato i fallimenti del M5S durante l’amministrazione di Virginia Raggi a Roma. “Il grillino De Luca, che scrive fiumi di inchiostro per rispondere a chiunque intervenga sul tema del termovalorizzatore, dimentica cosa non è stato in grado di fare il suo partito quando messo nella condizione di agire, vale a dire quando Virginia Raggi è stata eletta sindaco di Roma”, ha aggiunto in una nota.
Mancini ha evidenziato come, nonostante le numerose promesse di risolvere il problema dei rifiuti a Roma, la Raggi si sia presto scontrata con la complessità della questione. “Firmò l’ordinanza per riaprire e ampliare la discarica di Albano Laziale”, ha ricordato Mancini, sottolineando il fallimento di un tentativo della sindaca di trasferire i rifiuti della capitale agli impianti di Terni, una mossa che provocò una forte opposizione bipartisan.
Mancini ha anche voluto rimarcare il successo ottenuto dalla Lega in Umbria, sottolineando l’opposizione alla costruzione di nuovi impianti di smaltimento a Terni e l’impegno del partito nella realizzazione di un piano rifiuti regionale che esclude il territorio ternano da ulteriori interventi: “Al tempo vincemmo quella battaglia e anche oggi, nel nuovo piano rifiuti della Regione Umbria, il territorio ternano è considerato ‘zona rossa’, escluso da ogni possibilità di ospitare il termovalorizzatore”.