Metrobus, il Comune avanti obtorto collo: “Noi perplessi, ma bloccarlo costerebbe 25 milioni di penale”

Partecipata assemblea pubblica a San Sisto sul discusso progetto. L'assessore Vossi: "Ci saranno modifiche, ma dovrà essere realizzato entro il 2026, pena la perdita dei fondi"

Oltre 250 persone hanno affollato la piazza di San Sisto per discutere del progetto Metrobus. Presenti la sindaca Vittoria Ferdinandi,  la dirigente Margherita Ambrosi e l’assessore alla mobilità Gigi Vossi. Un’assemblea pubblica da tempo richiesta dai residenti per analizzare il discusso progetto di mobilità urbana.

La sindaca Ferdinandi ha espresso forti perplessità riguardo al progetto del Metrobus: “Si tratta di una progettualità- ha spiegato-  che solleva in noi enormi criticità e dubbi, non solo rispetto alla sua visione complessiva, ma anche in relazione ad aspetti specifici che riguardano la sua realizzazione.” Ha inoltre evidenziato che l’amministrazione attuale avrebbe preferito utilizzare i fondi del Pnrr per altri scopi.

Durante l’incontro, la sindaca ha però anche spiegato che bloccare il progetto comporterebbe penali di 25 milioni di euro, una cifra insostenibile per il bilancio comunale già in fase di spending review. Peraltro il progetto ha già avuto l’ok del Ministero.

L’assessore alla mobilità Pierluigi Vossi ha confermato la situazione, fornendo dettagli ulteriori sul progetto: “Il finanziamento in oggetto, confluito nel PNRR, prevede il rispetto di regole e tempi di realizzazione perentori e dettagliati, con il completamento dell’opera entro il 2026.” Ha aggiunto che non rispettare questi termini comporterebbe la revoca del finanziamento, con conseguenze economiche significative.

Relativamente alle questioni calde, come la tutela degli alberi a San Sisto e in via Chiusi, la sindaca ha spiegato che “essere coraggiosi non significa essere temerari. Amministrare significa valutare una situazione per atti amministrativi, comprensiva di tutte le implicazioni per l’ente, in primis quelle economiche. Questo progetto è frutto, purtroppo, di un processo politico sbagliato, che noi abbiamo ereditato, perché non ha tenuto conto delle necessità reali del territorio. Ma putroppo non possiamo fermarlo”.

Ferdinandi ha concluso sottolineando l’importanza di trovare soluzioni volte a tutelare il benessere della popolazione e dell’ambiente: “Ciò che si cercherà di fare è di inserire l’opera all’interno di una progettualità che intende rivedere una visione complessiva del sistema di trasporto e mobilità che diventi efficiente e rispettoso dell’ambiente.” Ha annunciato inoltre che i responsabili dei comitati cittadini saranno convocati per discutere le azioni e le strategie da adottare insieme.

 

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