La polemica sui tagli ai fondi dei comuni scrive un’altra pagina e stavolta a destra. Sono 30 primi cittadini di centro destra a replicare ai colleghi di centro sinistra, con lo stesso modo, ovvero una lettera. Secondo i 30 sindaci “Non è altro che una questione politica quella sollevata dai sindaci di sinistra. Questa affermazione è sostenuta dal fatto che la discussione è stata avviata attraverso i media piuttosto che all’interno dell’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani). Evitando qualsiasi tipo di confronto con i sindaci di centrodestra e civici, nonché con il presidente Toniaccini, questi sindaci hanno scelto di attaccare in modo diretto e inaccettabile”.
I 30 sindaci ribadiscono di avere a cuore gli interessi delle loro comunità e definiscono irresponsabile sostenere che i tagli impediranno agli enti locali di erogare i servizi essenziali. “Questa è una bufala bella e buona e serve solo a creare un allarmismo ingiustificato”, affermano nella nota.
E proseguono: “È ipocrita che alcuni sindaci di sinistra protestino solo ora, a pochi mesi dalle elezioni regionali, mentre in passato sono rimasti in silenzio davanti a 40 miliardi di euro di tagli alla sanità pubblica e al mancato rimborso di cinque miliardi di euro per l’emergenza Covid, promessi dal governo Conte e mai arrivati. Questi fondi sarebbero stati utilissimi per abbattere le liste d’attesa e migliorare il servizio sanitario”, si legge nella nota.
Venendo all’Umbria, i sindaci di centrodestra criticano i colleghi di sinistra per il loro silenzio sui tagli ai trasporti disposti dalla Giunta Marini. “Sono rimasti in silenzio di fronte al tracollo economico e finanziario delle comunità montane che rischia di far saltare i bilanci di tanti comuni”, aggiungono i sindaci umbri nella loro dichiarazione sottolineando che “non non accettano lezioni di “grammatica istituzionale” dai colleghi di sinistra”. I quali, a loro dire dovrebbero “prendere le distanze dal comportamento ritenuto inappropriato del sindaco di Spoleto in consiglio comunale”. Il riferimento è allo scontro verbale fra Sensi e il consigliere Cintioli, sfociato nell’espressione “Che cazzo stai a di?” pronunciata dal primo cittadino rivolta al secondo.
C’era da crederlo, in fondo, che alla fine il provvedimento del Governo sarebbe diventato un terreno di scontro politico. E probabilmente, da qui a Novembre, quando si voterà, i toni si alzeranno sempre di più.
I sindaci firmatari della nota
La nota, diffusa dal sindaco di Cannara, Fabrizio Gareggia, è firmata da: Enrico Bacoccoli, sindaco di Valfabbrica, Valerio Bazzoffia, sindaco di Bettona, Giuliano Boccanera, sindaco di Norcia, Virginio Caparvi, sindaco di Nocera Umbra, Luca Carizia (Umbertide), Elisabetta Cascelli (Ferentillo), Agnese Cerquaglia (Monte Castello Di Vibio), Luciano Clementella (San Gemini), Luciano Conti (Avigliano Umbro), Marco Conticelli (Porano), Fabio Dottori (Scheggino), Leonardo Fazio (Attigliano), Vittorio Fiorucci (Gubbio), Fabrizio Gareggia (Cannara), Ferdinando Gemma (Trevi), Attilio Gubbiotti (Sellano), Antonio Liberati (Otricoli), Eridano Liberti (Torgiano), Giuseppe Malvetani (Stroncone), Gian Luigi Maravalle (Ficulle), Maria Elena Minciaroni (Tuoro Sul Trasimeno), Giovanni Montani (Acquasparta), Marco Morresi (Giove), Enea Paladino (Citerna), Laura Pernazza (Amelia), Manuel Petruccioli (Giano Dell’Umbria), Fausto Risini (Città della Pieve), Antonino Ruggiano (Todi), Elisabetta Sabbatini (Castel Ritaldi), Roberta Tardani (Orvieto), Michele Toniaccini (Deruta), Enrico Valentini (Gualdo Cattaneo), Remigio Venanzi (Polino), Stefano Zuccarini (Foligno).