Emergenza caldo, Cisl e Filca: “Mettere sempre al centro la persona”

Le riflessioni dei sindacati dopo la riunione in Regione in cui è stato presentato il documento con le linee guida in materia: "No a strumentalizzazioni politiche"

Il 18 luglio, Gabriella Madeo del tavolo salute e sicurezza della Regione Umbria, ha illustrato il documento “Indicazioni per la prevenzione e protezione dai rischi correlati alle condizioni climatiche di caldo estremo negli ambienti di lavoro”. All’incontro erano presenti rappresentanti di associazioni datoriali, sindacati ed enti, tra cui il segretario regionale della Cisl Umbria, Riccardo Marcelli, e il segretario generale regionale della Filca Umbria, Giuliano Bicchieraro.

La riunione ha visto una partecipazione attiva delle varie parti coinvolte, anche se, sottolinea una nota del sindacato “alcuni interventi di natura politica hanno distorto il focus tecnico dell’incontro”. La Cisl ha proposto l’istituzione di un tavolo permanente per monitorare l’applicazione delle nuove linee guida, mentre la Filca ha suggerito protocolli dedicati, simili a quelli usati durante l’emergenza Covid, per aggiornare i documenti di valutazione dei rischi nelle aziende edili.

Il documento presentato riflette le indicazioni nazionali per la prevenzione dei rischi da caldo nei luoghi di lavoro. La Cisl ha suggerito la creazione di un tavolo per monitorare l’applicazione delle linee guida, mentre la Filca ha proposto protocolli specifici per il settore edile, in collaborazione con i tecnici del Comitato paritetico territoriale (Cpt) e i Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza territoriale (Rlst).

Le linee guida includono la gestione del lavoro nelle ore più calde, l’adozione di dispositivi di protezione individuale e la modifica delle turnazioni lavorative, soprattutto nei settori edile e agricolo. La formazione e l’informazione nei luoghi di lavoro sono considerate essenziali per prevenire i rischi legati alle ondate di calore.

“Cisl e Filca- si legge nella nota –  hanno già intrapreso azioni concrete per affrontare il problema delle ondate di calore, senza aspettare i tavoli di confronto. Le norme di legge e le regole contrattuali già presenti sono state utilizzate per negoziare soluzioni condivise con le aziende, al fine di evitare rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori”

In molti casi, le aziende hanno risposto positivamente alle proposte dei sindacati, mentre in altri casi è stato necessario ricorrere a misure di forza o denunce agli organismi ispettivi. Per Cisl e Filca, “la priorità è sempre la tutela della persona in quanto lavoratore, promuovendo la dignità contrattuale e la sicurezza attraverso iniziative legislative” Le sigle sindacali sottolineano l’importanza della persona al centro del lavoro. Per Cisl e Filca, “non è solo il lavoratore in quanto tale ad essere protetto, ma la persona che lavora”. E rilanciano in questo senso la proposta di legge  di legge di iniziativa popolare attualmente in discussione alla Camera “che mira a restituire dignità contrattuale ai lavoratori, permettendo loro di gestire l’organizzazione del lavoro e garantendo la sicurezza sul posto di lavoro”

 

 

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