Il Fronte del Dissenso ha annunciato la sua partecipazione alle prossime elezioni regionali in Umbria con una lista propria e Moreno Pasquinelli come candidato alla presidenza.
L’annuncio ufficiale verrà fatto domani durante una conferenza stampa a Perugia. “Alla testa dell’agguerrita squadra di candidati al consiglio regionale – afferma il Fronte del Dissenso in una sua nota – come candidato alla presidenza c’è Moreno Pasquinelli, storico esponente dell’Umbria che non si è mai piegata davanti ai poteri forti, che non ha mai fatto compromessi coi politicanti al loro servizio.”
Il Fronte del Dissenso ha avuto un ruolo attivo nella regione negli ultimi anni, organizzando eventi di solidarietà con la Palestina e con gli agricoltori. Durante la pandemia, il movimento si è fatto notare per le manifestazioni di protesta contro il green pass. Negli ultimi mesi, il movimento è tornato alla ribalta con la proiezione di un film di propaganda filorussa, patrocinato dal Comune di Foligno.
Il Fronte del Dissenso ha dichiarato in un comunicato l’obiettivo di “cacciare i mercanti dal tempio,” intendendo espugnare il palazzo regionale, visto come centro di corruzione e depravazione politica, per trasformarlo in una vera casa del popolo. Moreno Pasquinelli, dice una nota”non si è mai piegata davanti ai poteri forti, che non ha mai fatto compromessi coi politicanti al loro servizio.”
Nato a Foligno, 58 anni, Pasquinelli è un vecchio esponente della sinistra anticapitalista, storico animatore l’anima e il portavoce del Campo antimperialista di Assisi, attivo dal 2000. Ha sempre fatto parte di movimenti dell’ estrema sinistra, tra cui ‘Voce Operaia’. Nel campo di Assisi, organizzato in un camping, alle pendici del monte Subasio, venivano affrontati i temi della globalizzazione, dei diritti umani, nell’ ottica di contribuire al rafforzamento della coscienza anticapitalista. Sono state ospitate le delegazioni di paesi dove ci sono movimenti di resistenza e realtà rivoluzionarie. Nel tempo sono intervenuti, tra gli altri, esponenti di movimenti curdi, baschi, colombiani, hezbollah, palestinesi, iracheni, turchi.