Continuano i momenti di tensione nelle carceri umbre. A denunciarlo è il Sappe, in una nota firmata dal vice segretario regionale Loreno Scerna.
Il quale, nel sottolineare l’arrivo “dopo 5 mesi” , del nuovo Comandante di Reparto Primo dirigente Luca Bontempo e ribadendo la soddisfazione per gli annunciati rinforzi da parte del ministero, denuncia la pratica del Provveditorato – che ha sede a Firenze – “a scaricare sui carceri umbri, tutti i detenuti più facinorosi della Toscana creando condizioni di grave sovraffollamento ed ingestibilità anche logistica di tali soggetti”.
Nel caso di Spoleto, sottolinea Scena “anche a dispetto di un blocco delle assegnazioni deciso dallo stesso Provveditorato per ragioni di ristrutturazione di alcune sezioni detentive.” Il sindacato denuncia l’arrivo nelle carceri umbre dalla Toscana di 11 detenuti di cui 4 a Spoleto, 4 a Perugia e 3 a Terni “trasferiti a tempo di record a seguito di disordini dall’Istituto di Firenze Sollicciano, mentre a situazione inversa sono sempre le lungaggini burocratiche ad ostacolare o ritardare i trasferimenti”.
Uno di questi trasferiti, spiega il Sappe “è già stato coinvolto unitamente ad altri non nuovi a tali situazioni, in disordini che avrebbero potuto destabilizzare l’intera sezione e che sono stati sedati solo grazie alla professionalità del personale immediatamente intervenuto”. Scena aggiunge: “E’ un dato oggettivo che, da quando le carceri dell’Umbria sono passate alle dipendenze del Provveditorato di Firenze, ad oggi anche privo di un dirigente titolare, gli eventi critici di grave entità sono aumentati in maniera esponenziale ed è giunta l’ora che le Istituzioni competenti, si assumano le proprie responsabilità ed adottino i necessari provvedimenti”.
Il Sappe sottolinea come il sistema penitenziario umbro offra un grande contributo alla gestione di detenuti con elevatissimo spessore criminale: “Per questo le carceri umbre ed il personale meritano rispetto: oggi è quantomai urgente portare a termine l’iter per l’istituzione del nuovo Provveditorato di Perugia”. Situazione per la quale il Sappe proclama lo stato di agitazione “ a tutela di tutto il personale impegnato negli sstituti umbri”.