L’annuncio di Riccardo Corridore di volersi ritirare dalla candidatura a presidente di regione per dare spazio al leader di Alternativa Popolare Stefano Bandecchi, che ieri sera ha annunciato la sua candidatura ufficialmente (video qui sotto), apre uno scenario imprevisto nella scena politica regionale.
Da qualche giorno infatti, il tam tam che gira sul fronte di Palazzo Cesaroni è che Bandecchi punti a diventare davvero il presidente di Regione e per questo starebbe pensando a bussare alle porte del centro-destra.
Il piano, secondo i bene informati, sarebbe posizionare Ap nel centrodestra – in Regione il voto è secco, non c’è ballottaggio – puntando a far pesare il suo 1,8 percento in una corsa allo scranno della Tesei che sarà presumibilmente tiratissima.
I lquadro è: “Voi mi candidate presidente e io vi faccio votare. Diversamente, mi candido comunque e punto a portarvi via voti”. E nel video Bandecchi dice: “Il centrodestra ha paura di noi, questo è il voto utile: se siete di centro destra votate l’autista che sta guidando bene Terni”
Un discorso che troverebbe riscontro nel video ironico che Bandecchi ha fatto per commentare il passo indietro di Corridore, nel quale però, in maniera seria, sottolineava come a Foligno Zuccarini abbia vinto grazie ai voti del candidato di Ap Presilla, che portava in dote il 6 percento circa.
Difficile capire come possa reagire il centrodestra a questa provocazione, visto che la Lega, ad ogni piè sospinto continua a spingere sul gas della Tesei e Fratelli d’Italia, che invece vorrebbe per sé lo scranno per ora non si muove. Entrambi i partiti, ai quali va aggiunto Forza Italia, hanno più di qualche problema a Terni con Bandecchi, del quale sono all’opposizione. “La Tesei farebbe bene a dimettersi è una candidata impoponibile e il centrodestra farebbe bene a candidare Stefano Bandecchi”
E il centrosinistra? Il nuovo campo largo in salsa umbra punta dritto sulla sindaca di Assisi Stefania Proietti, rieletta al primo turno e vicina alla chiesa.
Lei nicchia, non del tutto convinta del salto nel vuoto e più di qualcuno a Perugia, nell’area che ha fatto vincere la Ferdinandi, in particolare quella LGBT, non sarebbe contento proprio perché troppo vicina ai vescovi. Spunta il nome del rettore dell’università Maurizio Oliviero, il cui mandato è in scadenza. Lui dice che non si candiderà mai, ma intanto l’Ateneo porterà quattro dei suoi in Giunta a Perugia, per la cui vittoria è stato decisivo. Bandecchi qui chiama i moderati e fa un riferimento a Perugia: “Faremo sicuramente perdere il centrodestra e chi oggi vota a sinistra ma è un moderato può votare un uomo di centro che strizza a destra ma è un uomo di centro. Sicuramente votando a sinistra non vi faranno fare niente, come già sta succedendo a Perugia. Avremo molti voti anche dai perugini”.
Gira la ruota.