Sentenza Concorsopoli: attesa per la decisione del tribunale

Domani verrà emessa la sentenza del processo Concorsopoli che coinvolge trenta persone accusate di manipolazione di concorsi pubblici in Umbria

La sentenza del processo Concorsopoli, che vede imputate una trentina di persone per la presunta manipolazione di concorsi pubblici, sarà emessa domani. Coinvolte le aziende sanitarie di Perugia e dell’Usl Umbria 1.

Nel 2019, un’inchiesta rivelò presunte manipolazioni nei concorsi pubblici, portando alle dimissioni della presidente della Regione Umbria. L’indagine, secondo i pubblici ministeri Paolo Abbritti e Mario Formisano, ha scoperto una rete di sistema che influenzava i concorsi pubblici, favorendo candidati specifici. I vertici aziendali, di nomina politica, ricevevano direttive per manipolare i concorsi.

Domani mattina, il presidente del secondo collegio, Marco Verola, leggerà il dispositivo di sentenza nell’Aula degli Affreschi. La Procura ha chiesto condanne per 23 imputati, con pene da un anno e quattro mesi a tre anni e quattro mesi. Tra gli imputati ci sono l’ex presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, e l’allora sottosegretario all’Interno, Gianpiero Bocci, accusati di falso ideologico, abuso d’ufficio e rivelazione di segreti d’ufficio. Per Marini sono stati chiesti due anni di carcere e per Bocci due anni e tre mesi. Bocci ha partecipato a tutte le 60 udienze del processo.

I pubblici ministeri hanno chiesto l’assoluzione per Marini e Bocci dall’accusa di associazione per delinquere. Tuttavia, rimane l’accusa per Luca Barberini, ex assessore regionale alla sanità, per il quale sono stati chiesti tre anni e quattro mesi. Emilio Duca, ex direttore generale dell’Azienda ospedaliera di Perugia, rischia un anno e cinque mesi di reclusione. Maurizio Valorosi, ex direttore amministrativo, è stato già condannato a due anni con pena sospesa e ora rischia quattro mesi per associazione per delinquere.

Le richieste di condanna coinvolgono anche altre figure di spicco. Eleonora Capini rischia un anno e quattro mesi, Maria Cristina Conte due anni e un mese, Marco Cotone un anno e sei mesi, Rosa Maria Franconi un anno e dieci mesi, Patrizia Mecocci un anno e sette mesi, Walter Orlandi un anno e sette mesi, Vito Aldo Peduto un anno e sette mesi, Mario Pierotti un anno e sette mesi, Alessandro Sdoga un anno e quattro mesi, Antonio Tamagnini un anno e dieci mesi, Simonetta Tesoro un anno e sette mesi, Elisabetta Ceccarelli un anno e quattro mesi, Tiziana Ceccucci un anno e quattro mesi, Patrizia Borghesi due anni e sei mesi, Mauro Faleburle un anno e sei mesi, Massimo Lenti due anni, Antonio Tullio un anno e sette mesi, e Alvaro Mirabassi due anni e tre mesi.

Tutti gli imputati rivendicano la correttezza del loro operato e chiedono l’assoluzione attraverso i loro difensori. La Procura di Perugia ha chiesto l’assoluzione per sette imputati: Andrea Casciari, Pasquale Coreno, Giuseppina Fontana, Milena Tomassini, Potito D’Errico, Domenico Riocci e Brando Fanelli.

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