L’orrore vissuto da una giovanissima perugina, vittima di una brutale violenza sessuale da parte di due uomini di origine albanese, potrebbe essere stato documentato in un video o in delle foto. La squadra mobile di Perugia sta cercando queste prove nei telefoni cellulari dei due arrestati, che sono stati immediatamente sequestrati durante il fermo.
La vittima, una 19enne, ha riferito agli investigatori di aver notato uno dei suoi aggressori filmarla mentre l’altro la violentava. Questo orrore è avvenuto in un appartamento nella zona di Sant’Andrea delle Fratte. La giovane ha raccontato questo dettaglio quando ha sporto denuncia, facendo ipotizzare che esistano immagini dell’inferno che ha dovuto subire.
Gli esperti della polizia postale stanno ora analizzando i telefoni sequestrati per cercare di rintracciare eventuali immagini o video che documentino la violenza. Sebbene sia molto probabile che le immagini siano già state cancellate, le tecniche avanzate di recupero dati potrebbero comunque permettere di recuperarle. Queste prove digitali potrebbero rivelarsi fondamentali per il caso, fornendo una documentazione visiva dell’aggressione.
I fatti
Durante la notte tra venerdì e sabato, la giovane, dopo una serata in discoteca, è stata avvicinata dal 69enne che si è offerto di aiutarla a trovare un taxi. Con la scusa di non avere il cellulare con sé, l’uomo l’ha convinta a seguirlo a casa sua, dove ha avuto luogo la violenza. Successivamente, la giovane ha denunciato l’accaduto, portando alla rapida azione della polizia.
La polizia ha sequestrato vari oggetti nell’ambito delle indagini, inclusi un cellulare Samsung Galaxy, hashish, cocaina, un bilancino di precisione, e vari indumenti della vittima. Due uomini, di 69 e 34 anni, sono stati arrestati con l’accusa di violenza sessuale aggravata e sono ora in stato di fermo in carcere.
Nel corso delle indagini, la polizia ha perquisito anche l’appartamento di un altro albanese. Sebbene estraneo alla violenza sessuale, in questo appartamento sono stati trovati una pistola Beretta calibro 7.65 con cinque cartucce, 204 grammi di cocaina e oltre 20 mila euro nascosti in vari luoghi.