Infermieri nelle centrali operative, NurSinde denuncia: “Inserimenti anche senza bando da parte della Usl 1”

Il sindacato: "Le procedure creano un enorme malcontento tra i dipendenti, già tentati in tanti dal fuggire verso altre aziende più appetibili“.

Scoppia la grana dei bandi regionali per l’inserimento del personale nelle nuove Centrali Operative Territoriali (COT). Si tratta di strutture fondamentali a livello ospedaliero per il raccordo fra servizi e professionisti tra i vari livelli di assistenza nel percorso del paziente.

Dopo mesi di ritardi, anche l’Umbria 1 ha avviato il bando ma la situazione sta creando non pochi problemi. A protestare è il sindacato NurSind, che ha espresso il proprio disappunto in una nota ufficialei n cui si parla di “totale disorganizzazione e di procedure pco trasparenti“.

NurSind è sconcertata dalla disorganizzazione sui COT – dice Marco Erozzardi, segretario regionale del sindacato – e da procedure secondo noi poco trasparenti. Una situazione oramai perdurante da mesi e mesi presso AUSL Umbria 1. Procedure che creano un enorme malcontento tra i dipendenti, già tentati in tanti dal fuggire verso altre aziende più appetibili“.

Secondo il sindacato, rispetto  alle delibere regionali del 2023, la direzione aziendale avrebbe emesso solo il 24 giugno scorso una manifestazione di interesse per l’inserimento di 12 infermieri nelle quattro COT Spoke. Queste includono il modulo 1 e 2, che coprono l’area distretto del perugino e l’area distretti Trasimeno e Media Valle del Tevere. E il modulo 1 e 2, che coprono l’area distretti Alto Tevere-Alto Chiascio-Assisano.

Contemporaneamente, il direttore sanitario, avrebbe “emanato un ordine di servizio per assegnare temporaneamente tre infermieri specifici alle COT, bypassando qualsiasi procedura selettiva e rimandandola a una futura e non definita riorganizzazione aziendale”

NurSind ha chiesto l’intervento dell’Assessore Regionale competente, della Direzione Regionale della Sanità e delle forze politiche per fare luce sulla gestione della Ausl Umbria 1. “Dall’analisi delle criticità presenti all’interno dell’azienda dovrebbero emergere conclusioni chiare e decisioni nette”, ha dichiarato Erozzardi, auspicando provvedimenti a favore dei dipendenti e degli utent

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