Massimo Monni, candidato sindaco della lista Perugia Merita, ha commentato con amarezza il risultato ottenuto nelle recenti elezioni. “Non sono soddisfatto del risultato ma ne prendo atto: pensavo di ottenere il 3% e invece mi fermo alla metà“, ha dichiarato, attribuendo la scarsa performance alla polarizzazione del voto avvenuta nelle ultime settimane.
Secondo Monni, “una polarizzazione che si è creata sulle due candidate, Vittoria Ferdinandi e Margherita Scoccia, favorite anche dai media e dall’ingente promozione per la campagna elettorale da parte di entrambe“ ha influenzato significativamente l’esito. “Penso di valere molto di più dell’1,5% – prosegue – ma nelle ultime settimane la nostra corsa ha subito un’involuzione”.
Monni ha anche considerato l’influenza delle scelte elettorali della nuova generazione, affermando che “non credo sia questo perché l’elettorato della città non è certo giovane, le statistiche lo dicono e il consenso che mi è stato espresso in molti settori è trasversale”. Il candidato ritiene che il suo sostegno sia diffuso tra vari gruppi demografici della città.
Quanto alla questione del ballottaggio, Monni è stato chiaro: “Per come si sono messe le cose se fossi Scoccia e Ferdinandi non cercherei nessuno. Io intanto devo aspettare di vedere il dato finale sulla mia candidatura. E’ certo comunque che non mi muoverò. E, in caso, di apparentamenti lo farò in base all’adesione manifestata al mio programma, priorità assoluta alla sanità, seguono Perugia città europea e la riorganizzazione della macchina comunale”.