“Che zozzeria, ci vuole il lanciafiamme”: insulti omofobi contro l’Umbria Pride

A poche ore dal via dell'evento, previsto per domani pomeriggio, ondata d'odio contro l'organizzazione che promette: "Vi porteremo tutti in tribunale"

Mancano poche ore all’inizio dell’Umbria Pride 2024 e la tensione è già palpabile sui social media. Lorenzo Ermenegildi Zurlo, segretario dell’associazione LGBTQ+ Omphalos, ha riportato pubblicamente alcuni dei commenti d’odio ricevuti, esprimendo profonda preoccupazione per il livello di violenza verbale e le minacce di morte.

“Anni di attivismo ti insegnano a sopportare tanto, ma questo livello di violenza e gli auguri di morire in modo atroce non sono cose sulle quali riesco a sdrammatizzare,” ha dichiarato Zurlo. “Queste frasi mi risuonano nel profondo e mi rimangono appiccicate. Non vi meritate la gentilezza e la bellezza che si sprigionano durante il Pride. Non vi meritate niente. Vi porteremo in tribunale e pagherete tutto.”

La dichiarazione di Zurlo mette in luce un problema crescente: l’odio online contro la comunità LGBTQ+. Negli ultimi anni, il fenomeno è aumentato, spesso amplificato dall’anonimato garantito dai social media. Il Pride, che dovrebbe essere un momento di celebrazione e inclusione, rischia di essere offuscato da questi episodi di intolleranza.

Omphalos ha già annunciato che intraprenderà azioni legali contro gli autori dei commenti d’odio. Diversi esponenti politici e personalità pubbliche hanno espresso solidarietà a Zurlo e a tutti i partecipanti del Pride, condannando fermamente i messaggi d’odio.

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