Landini a Perugia: “Un manifesto europeo per il lavoro”

Al Capitini presentato il manifesto del sindacato europeo per le elezioni. Il segretario del sindacato:“Al centro delle politiche va messa la persona, non il profitto”

La Legge 300 del 1970, nota come Statuto dei lavoratori, ha segnato un’epoca introducendo diritti fondamentali per i lavoratori italiani. Oggi, a oltre mezzo secolo di distanza, l’evoluzione del mercato del lavoro pone nuove sfide che richiedono risposte urgenti. La CGIL rilancia il dibattito con un evento a Perugia, sottolineando l’importanza di rinnovare la protezione dei lavoratori in un contesto sempre più frammentato.

L’incontro organizzato dalla CGIL di Perugia il 20 maggio 2024 presso l’auditorium Aldo Capitini ha visto la partecipazione di oltre 600 persone, tra cui molti studenti, segno di un vivo interesse per il tema. L’evento, moderato dalla giornalista Lisa Malfatto, è stato aperto dai saluti di Silvio Improta, dirigente scolastico dell’istituto Aldo Capitini.

La segretaria generale della CES, Esther Lynch, ha presentato per la prima volta in Italia il manifesto con 12 proposte rivolte ai candidati alle elezioni europee 2024. “Vogliamo un’Europa del progresso e della solidarietà, sostenuta da investimenti pubblici e non dall’austerità che mina i diritti dei lavoratori,” ha dichiarato Lynch, ricordando la risposta positiva dell’Europa alla crisi Covid-19.

Durante l’incontro, diversi interventi hanno offerto una panoramica delle sfide e delle esperienze nel mondo del lavoro. Andrea Malpassi della CGIL, Simone Pampanelli, segretario generale della Camera del Lavoro di Perugia, e altri rappresentanti come Amedeo Zupi, Dora Corpora, Emanuela Faraglia, Edet Henry Effiong e Nicholas Radicchi, hanno condiviso le loro prospettive.

Maurizio Landini, segretario generale della CGIL nazionale, ha risposto alle domande di studenti e lavoratori, sottolineando la necessità di una partecipazione attiva delle giovani generazioni nel sindacato. “Il sindacato vive solo se le lavoratrici e i lavoratori si iscrivono e partecipano alla sua azione,” ha affermato Landini, invitando i giovani a entrare nel sindacato per rinnovarlo e cambiarlo.

Landini ha criticato le politiche degli ultimi vent’anni che hanno aumentato la precarietà e ridotto i diritti. “Abbiamo lanciato quattro referendum per un lavoro tutelato, stabile, sicuro e dignitoso. Vogliamo un nuovo Statuto dei lavoratori che protegga anche chi oggi non è tutelato,” ha dichiarato, evidenziando l’importanza di un lavoro dignitoso e partecipativo.

Il dibattito ha messo in luce la necessità di ripensare il modello di lavoro attuale. “La nostra Costituzione è fondata sul lavoro, ma oggi il tema è quale lavoro?” ha concluso Landini. “Il lavoro deve permettere una vita dignitosa, essere uno strumento di realizzazione personale e partecipazione. Oggi, il profitto e il mercato hanno preso il sopravvento, e questo è il paradigma che vogliamo cambiare.”

 

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