Un cittadino italiano di 51 anni, difeso dall’avvocato Angelo Lonero, era stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale dopo essere stato sorpreso a fare il bagno nudo in una fontana a Ponte San Giovanni. L’uomo era stato condannato a sette mesi di reclusione e al pagamento delle spese processuali. Tuttavia, l’imputato è deceduto prima di poter assistere al processo d’appello. Nonostante ciò, i giudici non hanno dichiarato il reato estinto a causa della sua morte, ma lo hanno assolto da tutte le accuse.
L’uomo era stato accusato di aver opposto resistenza e minacce ad una pattuglia dell’Arma dei Carabinieri intervenuta in via della Scuola, dopo la segnalazione di un uomo ubriaco che si spogliava davanti ad un esercizio commerciale. Secondo il rapporto degli agenti, l’uomo era stato identificato mentre usciva dalla fontana del parco vicino. L’accusa sosteneva che avesse rivolto insulti e minacce ai militari, arrivando a brandire una cintura contro di loro. L’uomo era stato arrestato con difficoltà, con l’aiuto di un’altra pattuglia, continuando a minacciare di morte i Carabinieri e i loro familiari mentre veniva portato via. Questi eventi si sarebbero verificati nella notte del 14 agosto 2020, con la condanna emessa a giugno 2022.
Nel processo d’appello, l’avvocato difensore ha contestato la ricostruzione dell’accusa e la decisione del giudice di primo grado, presentando nuove prove, tra cui i filmati delle telecamere di sorveglianza dei negozi vicini. Secondo la difesa, l’imputato non aveva commesso i fatti imputati. Dai video, si vede l’uomo camminare barcollando, evidentemente ubriaco, tra i tavoli degli avventori senza causare allarme. Si ferma davanti al bancone di un locale e chiede una birra quando due carabinieri intervengono. L’imputato porta spontaneamente le mani dietro la schiena per essere ammanettato, forse notando uno dei militari prendere le manette. Nei filmati si vede l’imputato essere spinto contro il muro e ammanettato, e mentre viene portato verso l’auto, i suoi bermuda cadono, tanto che in udienza sarà in mutande. Nei video non si vedono né il bagno nella fontana né la cintura roteare, che comunque era una cintura di cotone senza fibbia metallica.
I giudici della Corte d’Appello hanno preso in considerazione questa nuova ricostruzione dei fatti e, nonostante il decesso dell’imputato, lo hanno assolto dalle accuse perché il fatto non sussiste.