Negli ultimi cinque anni, i consumi di frutta e verdura in Italia hanno subito una significativa diminuzione. Secondo l’analisi di Coldiretti su dati Cso Italy, le famiglie italiane hanno ridotto il consumo di prodotti ortofrutticoli da 240 kg nel 2019 a 203 kg nel 2023. La frutta, in particolare, ha subito un calo da 128 kg a 107 kg, mentre le verdure sono scese da 112 kg a 96 kg. Questo preoccupante trend evidenzia la necessità di interventi mirati per contrastare il fenomeno e promuovere una sana alimentazione.
Coldiretti Umbria ha deciso di trasferire sul territorio regionale la proposta lanciata a livello nazionale dall’Organizzazione agricola durante il Macfrut Fruit & Veg Professional Show di Rimini. L’obiettivo è incrementare le ore di educazione alimentare nelle scuole umbre e promuovere campagne che incentivino il consumo di frutta e verdura Made in Italy. Roberta Rosignoli, Responsabile Donne Coldiretti Perugia, spiega: “Siamo impegnate da tempo in vari comuni della regione per far incontrare il mondo della scuola e dell’agricoltura, potenziando l’educazione alimentare in classe e aumentando la consapevolezza nei bambini dell’importanza di consumare prodotti freschi e di stagione.”
Il progetto “Lo sviluppo sostenibile e l’educazione alimentare” promosso da Donne Coldiretti mira a valorizzare la sana alimentazione e la conoscenza del territorio. L’educazione alimentare nelle scuole è fondamentale per far comprendere ai giovani l’importanza di una dieta equilibrata, ricca di frutta e verdura. Gina Vannucci, Responsabile Donne Coldiretti Terni, sottolinea come gli agricoltori, spesso proprietari di fattorie didattiche, insegnino ai più piccoli non solo l’importanza di mangiare sano, ma anche il valore della stagionalità dei prodotti e il processo produttivo che porta il cibo sulle nostre tavole.
L’iniziativa di Coldiretti Umbria non mira solo a tutelare la salute dei cittadini ma anche a sostenere il settore ortofrutticolo, particolarmente esposto agli effetti dei cambiamenti climatici e all’aumento dei costi di produzione. Promuovere una sana alimentazione e la conoscenza dei prodotti locali può contribuire a rafforzare il legame tra consumatori e produttori, valorizzando la biodiversità e il patrimonio agroalimentare italiano. “È proprio la curiosità e l’attenzione dei più piccoli che ci spinge con ottimismo a portare avanti un percorso per valorizzare la biodiversità e il legame con il territorio dei nostri prodotti”, aggiunge Vannucci.