Un uomo di 59 anni di Perugia è stato arrestato per maltrattamenti continui nei confronti della madre anziana, affetta da una lieve forma di demenza senile. La gravità della situazione ha portato il giudice per le indagini preliminari a disporre la detenzione in carcere, segnando un drammatico capitolo in una serie di abusi che si protraevano da mesi.
Il crescendo di violenza e l’intervento della giustizia. L’escalation di violenza domestica ha visto l’uomo, frequentemente in stato di ebrezza, perpetrare atti di violenza fisica e verbale nei confronti della madre. Gli episodi includono schiaffi, spintoni e minacce gravi, tra cui quella di defenestrare l’anziana. Questi abusi non sono stati episodi isolati, ma parte di un inquietante schema comportamentale che ha visto la madre ritirare una querela precedente, portando temporaneamente alla revoca di un divieto di avvicinamento.
La situazione familiare deteriorata. La dinamica familiare tra l’indagato e la madre è stata monitorata con crescente preoccupazione dalle autorità, con frequenti interventi delle forze dell’ordine presso la loro abitazione. I servizi sociali sono stati coinvolti per supportare l’anziana donna, la quale ha subito numerose aggressioni come documentato da referti medici. Questi documenti hanno giocato un ruolo chiave nell’analisi degli investigatori e nella successiva decisione della magistratura.
Una decisione giudiziaria inevitabile. La decisione del GIP di adottare una misura cautelare severa riflette la gravità della situazione e la necessità di proteggere la vittima da ulteriori danni. La magistratura ha riconosciuto una “situazione familiare suscettibile solo di negative evoluzioni”, sottolineando l’impossibilità di un miglioramento nel comportamento dell’indagato senza un intervento deciso.
