“I primi sondaggi e le analisi dei commentatori suggeriscono che Leonardo Caponi e la sua lista “Pci, Perugia contro guerra e neoliberismo” stanno guadagnando terreno nel contesto politico di Perugia, contrariamente alle opinioni di chi li ha descritti come un voto “inutile”.”, così Leonardo Caponi, candidato sindaco della lista.
“Siamo una forza ‘antisistema’, ma non nel senso di chi vuole sfasciare tutto per lasciare tutto come prima,” afferma Caponi, sottolineando l’intenzione della sua lista di trasformare l’insoddisfazione in obiettivi costruttivi. La sua candidatura propone un cambiamento radicale nelle politiche cittadine e internazionali. Specificamente, la lista è l’unica, secondo il candidato, a “parlare apertamente di questioni come la guerra”, opponendosi alla fornitura di armi all’Ucraina, proponendo l’immediata trattativa di pace e l’uscita dell’Italia dalla NATO, oltre a porre un forte accento sulla necessità di risolvere la tragedia palestinese.
Le proposte di Caponi per Perugia includono anche piani ambiziosi a livello locale, come la costruzione di un nuovo stadio, opponendosi però al progetto di Arena Curi e al raddoppio di Collestrada, nonché al controverso progetto del Nodino, ritenuto “inutile allo stato attuale”. “Siamo per un nuovo modello di sviluppo” che favorisca una reindustrializzazione focalizzata su imprese ad alta tecnologia e sostenga l’artigianato e la piccola impresa.
Un altro punto saliente del programma di Caponi è la proposta di trasformare le vecchie carceri del centro storico in appartamenti a canone sociale per giovani coppie, in modo da “ripopolare il centro storico” e offrire soluzioni abitative accessibili.