Umbria, prosegue il calo demografico. Perugia meglio di Terni ma la regione invecchia

Dati drammatici dal censimento. Rispetto agli inizi del millennio, calo delle nascite di oltre il 27 percento. Età media degli umbri 48 anni

Calo delle nascite da record in Umbria. Lo certifica l’Istat, che sottolinea anche l’invecchiamento della popolazione e variazioni nei saldi migratori.

Rispetto al 2021 i dati del censimento evidenziano una flessione di 2.405 unità nella regione, percentualmente superiore (-0,3%) a quella media nazionale (-0,1%): i residenti in Umbria sono 856.407, l’1,5% della popolazione italiana.

In entrambe le province si registra una diminuzione della popolazione: Perugia perde 1.258 residenti, Terni ne perde 1147; in termini relativi, rispettivamente, -0,2% e -0,5%.
Quasi i tre quarti della popolazione risiede nella provincia di Perugia (74,6%), con circa 640mila abitanti. La provincia di Terni, con oltre 200mila abitanti, ospita il restante 25,4% dei residenti della regione.

Il saldo naturale della regione mostra una tendenza preoccupante: le nascite non riescono a tenere il passo con il numero dei decessi, evidenziando un deficit che segna profondamente il tessuto sociale e economico del territorio. Con 11.607 decessi contro 4.926 nascite, la regione si confronta con una diminuzione del 27 % delle nascite rispetto ai primi anni del millennio, attestandosi a un tasso di natalità di soli 5,7 per mille nel 2022, ben al di sotto della media nazionale di 6,7.

La situazione è particolarmente critica a Terni, dove il tasso di natalità ha registrato il maggior decremento, passando da 5,6 a 5,2 per mille. La mortalità in Umbria, influenzata da una popolazione mediamente più anziana, supera la media nazionale posizionandosi al 13,5 per mille, con Terni che evidenzia il tasso più elevato di 15,2 per mille e il più consistente aumento. A Perugia il tasso decresce poco meno (da 6,2 a 5,9 per mille)

Nonostante un lieve incremento di popolazione proveniente dal resto del Paese, con un saldo migratorio interno positivo di 352 persone, è la mobilità internazionale a fare la differenza. Il saldo migratorio con l’estero registra un incremento netto positivo, con oltre 4mila unità a livello regionale, sottolineando l’attrattiva di Perugia come polo di maggiore interesse.

Tuttavia, l’età media della popolazione continua a crescere, attestandosi a 48 anni

La presenza straniera in Umbria, pari all’1,7% degli stranieri residenti in Italia, evidenzia una leggera diminuzione rispetto all’anno precedente. La popolazione straniera in Umbria, al 31 dicembre 2022, ammonta a 88.571 persone, l’1,7% degli stranieri residenti in Italia. Oltre i tre quarti degli stranieri risiede in provincia di Perugia (75,6%). L’incidenza della popolazione straniera sui residenti è maggiore rispetto al dato nazionale (10,3% contro l’8,7%).

Comune più piccolo per numero di residenti è Poggiodomo (94), il più grande è il capoluogo (162.367). Il comune più giovane (età media) è Corciano (44,8), il più vecchio Poggiodomo (64,4) entrambi  in provincia di Perugia.

Queste dinamiche demografiche pongono l’Umbria di fronte a sfide cruciali: da un lato, la necessità di invertire il trend negativo delle nascite e, dall’altro, di gestire un invecchiamento della popolazione che potrebbe avere implicazioni profonde sui servizi sociali e sull’economia.

Subscribe
Notificami
guest
2 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments

Articoli correlati

L'avvocato Caforio: strutture sovraffollate con fino a 6 detenuti per cella, servono interventi urgenti sul...
A rendere nota la vicenda è stato direttamente il comitato organizzatore dell’evento, che ha sospeso...
polizia
Attimi di tensione lungo la strada: un 59enne tedesco fermato e denunciato dalla polizia per...

Altre notizie