La burocrazia strozza ancora l’Italia. E l’Umbria è fra le regioni peggiori sul fronte della produttività della pubblica amministrazione. Lo dice uno studio della Cgia di Mestre.
Se la produttività nell’ultimo anno è in aumento dopo molto tempo, la fotografia degli anni precedenti è impietosa. La provincia di Perugia è infatti sotto la sufficienza sul fronte della qualità della pubblica amministrazione dei Comuni, mentre quella di Terni fa ancora peggio ed è fra le peggiori in Italia
Secondo Cgia su dati Open civitas, su quattro quadranti che indicano l’indice di qualità della pubblica amministrazione dei Comuni, la provincia di Perugia si trova sotto la sufficienza, mentre quella di Terni è nella zona in rosso. Insufficienza piena.
Terni è in buona – si fa per dire – compagnia: in rosso sono indicati gran parte dei comuni del Sud (mancano però i dati delle regioni a statuto speciale), le province di Roma, Rieti e Viterbo, la bassa toscana, le zone apuane.
Con Perugia ci sono il resto di Lazio e Toscana, alcune province della Campania e dell’Emilia-Romagna, oltrechè alcune della Liguria.
La difficoltà principale? Certo la burocrazia, ma non solo. Cgia spiega che paghiamo lo scarso utilizzo dei fondi di coesione. Non riusciamo, in sostanza, a spendere il denaro, perché non c’è gente con le competenze necessarie per realizzare i programmi operativi. E quando c’è, i progetti sono fatti male, incompleti o di scarsa qualità. Col risultato che vengono respinti dalla Ue. In questo siamo fra gli stati peggiori d’Europa, non da adesso.
Oltre a questo, spiega la Cgia di Mestre, “altro problema sono i tempi di realizzazione biblici.Secondo la Banca d’Italia, infatti, a fronte di una spesamediana di 300 mila euro, nel nostro Paese il tempo medio per la realizzazione di un’opera è di 4 anni e 10 mesi. La fase di progettazione dura poco più di 2 anni (pari al 40 per cento della durata complessiva), l’affidamento dei lavori dura 6 mesi e sono necessari oltre 2 anni perl’esecuzione e il collaudo. Per un investimento di cinque milioni di euro, invece, il tempo di realizzazione è di ben 11 anni”. Problemi non da poco, per la necessità di mettere a terra e concludere i progetti del Pnrr entro il 2026.