Norcia, Procura chiede l’assoluzione dell’ex sindaco Alemanno dall’abuso d’ufficio

L'ex primo cittadino è decaduto quasi un anno fa per effetto della condanna in primo grado e della legge Severino. Ora attende e annuncia la possibile ricandidatura

Sta per arrivare alla fine (forse lieta) la vicenda di Nicola Alemanno, costretto alla decadenza da sindaco di Norcia per effetto della legge Severino il 29 maggio 2023 a seguito della condanna in primo grado ad un anno e dieci mesi per falsità ideologica e abuso d’ufficio relativamente alla costruzione di alcune strutture d’accoglienza e all’assegnazione di alcuni servizi in deroga alle autorizzazione nel periodo del sisma ed immediatamente successivo.

A maggio presso la Corte d’Appello di Perugia si deciderà il suo destino. Il sostituto procuratore generale, Paolo Berlucchi, ha infatti richiesto l’assoluzione per l’accusa di abuso d’ufficio, pur mantenendo la richiesta di condanna per falso, seppur con una riduzione di pena.

La difesa invece si è spesa per una piena assoluzione del sindaco, contrapponendosi alla posizione del WWF, parte civile nel processo, che ha invece chiesto la conferma della condanna di primo grado.

L’eventuale assoluzione dall’accusa di abuso d’ufficio potrebbe non solo annullare la sospensione precedentemente inflitta, ma anche ripristinare Alemanno nella sua funzione di guida della città, attualmente in mano al suo vice Giuliano Boccanera. Inoltre, l’imminente approvazione del disegno di legge Nordio, che prevede l’abrogazione del reato di abuso d’ufficio, potrebbe ulteriormente influenzare l’esito della vicenda.

Anche in caso di conferma della condanna, la situazione legale attuale non precluderebbe infatti la possibilità per Alemanno di candidarsi per un terzo mandato alle imminenti elezioni di giugno.

Alemanno, esponente di Forza Italia, dal canto suo attende, ha già fatto sapere di essere pronto a correre un’altra volta per la carica di Sindaco. Si dice pronto ad avviare fin da subito la campagna elettorale che lo porterà alle elezioni il prossimo mese di giugno. Afferma di avere investito tutte le sue energia per la carica che ha ricoperto prticolarmente per accelerare la ricostruzione, rispetto alla quale “il lavoro non è ancora finito”. E intanto incassa il sostegno trasversale, non solo degli azzurri, ma anche di chi ne ha apprezzato il lavoro. Maggio scriverà il suo destino.

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