Vanno a riscuotere un debito di droga minacciando la madre del cliente con una spada

I capi di accusa, però, risultano prescritti, tranne l’estorsione che dovrà essere giudicata e valutata dai giudici a Perugia

I debiti si pagano. Anche quando sono debiti di droga. Devono averlo pensato i due spacciatori che a Perugia si sono presentati, armati di spada, in casa di un loro cliente che doveva loro molti soldi, minacciando la madre affinchè saldasse il debuto. La condanna del giudice è stata di otto mesi per tentata estorsione. Ma i capi d’accusa sono andati prescritti – è rimasta solo l’estorsione- per cui la condanna di otto mesi andrà rivista dalla corte d’appello di Perugia. Ne riferisce Perugia Today.

 

I due imputati sono accusati del reato di estorsione tentata nei confronti della madre di una persona che aveva acquistato la droga da loro, senza però pagarla. Prescrito l’altro capo d’accusa, ovvero il pestaggio ai danni de debitore, per conto del quale i pusher avevano ricevuto solo una parte del denaro. L’aver brandito una spada, è ovviamente considerata aggravante.

 

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