Un incontro profondo e di grande ispirazione si è tenuto nella storica Biblioteca Diocesana di Assisi, dove personalità del mondo religioso, accademico e sindacale si sono riunite per dibattere su temi cruciali che riguardano la società contemporanea. Tra i presenti, Maurizio Landini, segretario generale della CGIL, Melania Bolletta, studentessa dell’Università di Perugia, e il vescovo della diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno Domenico Sorrentino, che hanno condiviso riflessioni sulla centralità della persona nel contesto economico attuale.
La discussione, avvenuta in un clima di aperta collaborazione e sotto la coordinazione della giornalista Marina Rosati, ha trovato nel libro “Economia Umana, la lezione e la profezia di Giuseppe Toniolo: una rilettura sistematica”, scritto dal vescovo Sorrentino, il punto di partenza per un dialogo costruttivo. Il testo rilegge e attualizza il pensiero del sociologo ed economista cattolico Giuseppe Toniolo, che già nei suoi tempi metteva in guardia dai rischi di un capitalismo in ascesa e dalla sua tendenza a marginalizzare l’essere umano a favore del profitto.
Il vescovo Sorrentino ha sottolineato come Toniolo fosse precursore dell’idea che il lavoro rappresenta il fondamento di una comunità, un concetto poi incorporato nella Costituzione italiana. “Per Toniolo, i lavoratori hanno e devono avere dignità infinita. Perché il senso dell’umano è un valore non negoziabile,” ha dichiarato Sorrentino, evidenziando l’importanza di riportare al centro l’umano per evitare un declino irreversibile della società.
Maurizio Landini ha ribadito l’urgenza di costruire ponti e parlare di pace in un’epoca segnata da conflitti e divisioni, sottolineando come sia fondamentale restituire centralità alla persona, a partire dal lavoro. “Questo significa non solo rivendicare diritti, salario e dignità, ma poter partecipare alle decisioni sul senso e sulla finalità di quel lavoro,” ha affermato Landini, mettendo in luce la necessità di un cambiamento nel sistema economico dominante.
Melania Bolletta ha portato la prospettiva della sua generazione, sottolineando come la precarietà sia uno dei maggiori ostacoli verso la realizzazione di un’economia più umana. “I desideri della mia generazione sono quelli di una maggiore stabilità, di salari dignitosi e diritti riconosciuti e di un superamento della logica del merito e della competizione che ci schiaccia,” ha espresso la studentessa.
Questo incontro segna un momento importante di dialogo e confronto tra diverse realtà, unite dalla convinzione che sia necessario lavorare insieme per contrastare le degenerazioni del capitalismo e promuovere un’economia più fraterna e solidale, in linea con l’invito di Papa Francesco a un patto per un futuro condiviso.