Si fingono la banca e chiamano al telefono: perugina perde 11.000 euro

I malviventi si sono finti addetti antifrode e anche la Polizia, informando la vittima di un presunto attacco al proprio conto corrente.

Un ingegnoso stratagemma di truffa ha portato un cittadino a perdere 11.000 euro, ma grazie all’intervento della Polizia Postale di Perugia, il denaro è stato fortunatamente recuperato.

Il meccanismo della truffa è stato dettagliatamente spiegato dalla polizia. Tramite una finta chiamata, i malviventi si sono finti addetti antifrode di una banca, informando la vittima di un presunto attacco al proprio conto corrente. Hanno poi indotto la persona a trasferire urgentemente i propri fondi in un altro conto, presentato come “sicuro”.

La Questura ha riferito che, per rendere più credibile la loro messinscena, i truffatori hanno anche simulato un coinvolgimento delle forze dell’ordine locali, utilizzando un falso numero con prefisso 075. Hanno inoltre inviato messaggi che sembravano provenire dall’istituto bancario, indicando delle false spese effettuate con le carte di credito associate al conto.

Preoccupata di perdere i propri risparmi, la vittima ha seguito le istruzioni del falso centro antifrode, effettuando un bonifico istantaneo di 11.000 euro su un conto indicato dai truffatori.

Tuttavia, nel pomeriggio, dopo essere stata contattata dal vero centro antifrode della banca, la persona ha capito di essere stata raggirata. Senza speranze di recuperare il denaro, si è rivolta alla Polizia Postale e delle Comunicazioni di Perugia, che ha prontamente avviato le procedure per il recupero dei fondi. Con grande sollievo della vittima, l’intera somma è stata recuperata, mentre le indagini per identificare i responsabili sono ancora in corso.

I consigli della Polizia Postale

Il vice questore Michela Sambuchi, dirigente del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale e delle Comunicazioni di Perugia, mette in guardia i cittadini su simili episodi criminali. Questi attacchi, spiega, possono colpire chiunque, indipendentemente dall’età o dal livello di istruzione, sfruttando le paure legate alla possibile perdita dei risparmi. Per prevenire simili truffe, la Sambuchi consiglia di riagganciare immediatamente in caso di chiamate sospette e di contattare direttamente la propria banca per verificare qualsiasi informazione. Inoltre, in caso di bonifici fraudolenti, è essenziale agire tempestivamente, contattando la banca per annullare l’operazione e recarsi presso le forze dell’ordine per denunciare il fatto.

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