La Squadra Mobile di Perugia ha proceduto all’arresto di un cittadino albanese per condotte persecutorie, minacce e atti vandalici nei confronti della sua ex compagna. La vicenda ha preso una piega inquietante quando l’uomo ha scoperto che la donna aveva iniziato una nuova relazione. Da quel momento, ha iniziato a molestare l’ex partner con azioni intimidatorie, provocando un grave turbamento psicologico e costringendola a cambiare le sue routine quotidiane.
L’individuo, attraverso messaggi insistenti, minacce, pedinamenti sia a piedi che in auto, e danneggiamenti di beni personali, ha causato terrore e angoscia alla donna. Si è reso colpevole di atti intrusivi, turbando la quiete domestica della vittima, presentandosi sia presso la sua abitazione che sul luogo di lavoro e persino presso la residenza del nuovo compagno.
Le indagini effettuate dalla polizia, avvalorate dalle immagini catturate dal sistema di videosorveglianza dell’abitazione della vittima e dai video registrati dalla donna con il proprio telefono, hanno fornito prove inequivocabili del comportamento violento dell’uomo. Questi elementi hanno permesso alle forze dell’ordine di agire in flagranza differita, applicando la recente normativa sugli atti persecutori.
L’uomo, di 57 anni, è stato inizialmente trasferito al carcere di Perugia. In seguito, il magistrato ha ordinato il suo trasferimento agli arresti domiciliari, imponendo l’uso del braccialetto elettronico per monitorarne i movimenti.