Nicola Alemanno, ex sindaco di Norcia, 59 anni, è stato rinviato a giudizio dal GUP spoletino Federica Fortunati. L’ex primo cittadino, indagato per peculato, falso ideologico e falso materiale, si trova al centro di un’inchiesta relativa all’erogazione di servizi ai terremotati e al trasporto pubblico scolastico nella città umbra. Il processo avrà inizio il 3 ottobre 2024.
Questo nuovo sviluppo giuridico coinvolge anche due dipendenti comunali, una delle quali è in pensione, e Anna Pizzichini, madre del consigliere regionale Vincenzo Bianconi. Benché inizialmente implicato nell’indagine, Bianconi, insieme a suo padre, suo fratello e un altro dipendente comunale, è stato successivamente escluso.
L’inchiesta, iniziata nel gennaio 2021 con una serie di sequestri presso il Comune di Norcia, ha esplorato le ipotesi di abuso d’ufficio e turbata libertà degli incanti. Dopo mesi di indagini, la Procura ha rimosso alcuni nomi dall’elenco degli indagati, aggiungendo a Alemanno l’accusa di peculato. Secondo gli atti giudiziari dell’accusa, Alemanno avrebbe illecitamente sottratto 720 euro nell’ambito di un giro di fatture a favore dello Sporting Salicone, società rappresentata legalmente da Pizzichini, a sua volta accusata di frode in pubbliche forniture.
Una delle due dipendenti comunali coinvolte è accusata dello stesso reato di frode, mentre l’altra, ora in pensione, deve rispondere dell’accusa di falsità materiale.
L’ex sindaco Alemanno era già stato sospeso dalla carica nel maggio 2023 a seguito della legge Severino, normativa sull’incandidabilità che prevede la sospensione degli amministratori locali condannati anche in primo grado per una serie di reati, inclusi l’abuso d’ufficio.