Dai mattoncini rossi di un tipico borgo in Umbria ai grattacieli di Manhattan, una storia che sembra un film, ma è invece la vita del pianista e compositore perugino Maurizio Mastrini.
Come racconta durante i suoi recital in giro per il mondo, Mastrini i primi passi musicali li ha mossi costruendo rudimentali strumenti con gli scarti del ferro nella bottega del padre fabbro di un piccolo paese dell’Umbria; il padre, appassionatissimo di musica, aveva una vecchia radio che teneva sempre accesa all’interno del suo luogo di lavoro e nei pomeriggi il piccolo Maurizio, tornato da scuola, suonava ed accompagnava le melodie che uscivano dalla radio con gli strumenti da lui costruiti.
Da quei giorni ad oggi tante cose sono cambiate, il pianista scalzo, come viene definito abitualmente per le sue performance pianistiche senza scarpe, ha debuttato il 21 novembre scorso in uno dei luoghi più ambiti al mondo qual è la Carnegie Hall di New York.
Dal suo eremo in Umbria dove vive con la sua famiglia e dove crea i suoi lavori, il Maestro segna, con il concerto di New York, oltre 860 esibizioni in giro per il mondo, in tutti i continenti, per le più prestigiose associazioni mondiali e nei teatri più importanti.