Un uomo di 45 anni, perugino, è stato rinviato a giudizio per vilipendio a seguito di una serie di insulti e minacce pubblicati su X (già Twitter) contro la presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni. L’individuo era già noto alle forze dell’ordine per comportamenti simili rivolti a un ministro del governo precedente.
L’indagine è stata condotta dalla Digos e dal personale del Centro operativo per la sicurezza cibernetica dell’Umbria, che hanno segnalato all’autorità giudiziaria l’attività social del perugino. Su Twitter, l’uomo aveva pubblicato post contenenti insulti offensivi e diffamatori nei confronti della premier. Inoltre, gli investigatori hanno scoperto che nel corso degli ultimi mesi, sempre sulla stessa piattaforma, aveva condiviso altri post con contenuti diffamatori e minacciosi, pubblicati da diversi soggetti e rivolti non solo a Giorgia Meloni ma anche ad altri parlamentari, invitando addirittura alla loro esecuzione.
Una perquisizione è stata effettuata per verificare se l’account X fosse effettivamente di proprietà dell’uomo. Durante la perquisizione, gli inquirenti hanno scoperto la presenza di molteplici messaggi riconducibili all’ex Twitter e ad altri social network, in gruppi e canali legati alle proteste contro la presidente del Consiglio dei Ministri. Inoltre, sono emersi video autoprodotti associabili all’indagato, in cui diffamava e auspicava la morte di altri membri del governo. Sorprendentemente, durante la perquisizione, l’indagato ha continuato a postare video minacciosi e offensivi nei confronti della Presidente Meloni sul suo profilo Twitter.
Dopo la conclusione delle indagini, il giudice ha deciso il rinvio a giudizio dell’uomo. L’udienza dibattimentale è stata fissata per maggio 2024.